Domenica 1 Maggio 2005

V edizione del Trofeo

Ammiraglio Giacomo d’Aquino

tra le Associazioni nazionali degli ex Allievi delle Scuole Militari Italiane

Per i curiosi: cronaca della 4^, "burrascosa" edizione Aprile 2004

 

Il torneo quest’anno si terrà presso il centro sportivo “Quintosole” in via quintosole 42/43

 

Programma:

h. 09.15 raduno partecipanti;

h. 09.30 inizio sessione mattutina degli incontri;

h. 12.30 lunch time;

h. 14.30 inizio sessione pomeridiana degli incontri;

h. 17.30 premiazioni;

h. 20.30 “pizzata” in zona navigli (il locale sarà comunicato nel corso della giornata)

 

per informazioni e prenotazioni rivolgersi:

Piergiorgio Mancone 3498644070  piergiorgio.mancone@fastwebnet.it

Gian Maria Setti Carraro3356035085

 

 

Mappa per arrivare ai campi da calcio:

 

Il Torneo d'Aquino non nasce come tale. Universitari della Bocconi, rigorosamente ex delle tre Scuole Militari, si sfottono come solo noi sappiamo fare ed immaginano un torneo di calcio tra ex. Ma lo fanno nel modo più sadico che si possa pensare: partite di andata e ritorno più una finale tra le due prime classificate e tutto in un solo giorno. Una maratona (42 e passa chilometri) diventa una passeggiata per lo shopping. E' l'anno 2001. In pratica, è l'unico appuntamento ufficiale tra gli ex delle 3 Scuole. Essi si affronteranno su un campo di calcio a sette, si scalceranno  volontà ed il più forte vincerà. Ce lo hanno insegnato da piccoli, ricordate? E' a questo punto che, inserendomi su internet, vengo a sapere dell'idea. Avendo un Padre purtroppo defunto ma ex allievo di Milano, padre di un ex della Nunziatella ed Ammiraglio, potevo tacere? Perchè, chiedo, non lo intitolate a mio Padre? Che io sappia, è l'unica figura che le racchiude tutte e tre. Non ho aspettato molto: accettato. In fondo, siamo eguali nei sentimenti e nelle reazioni. Ecco il Torneo d'Aquino. Ogni anno parto da Roma con coppe che il Fato finora ha voluto appannaggio degli ex del Morosini. E sì, perchè le prime 4 edizioni sono state vinte dai Dogi. Sono un giornalista sportivo e dovrei fare una lunga disamina, ma la verità è che i veneti sono stati più forti e la Dea Fortuna ha dato loro anche una languida mano. Ma quest'anno, il quinto, mi piacerebbe avere una formazione all'altezza. Un gran portiere, una difensori più spietati del Feroce Saladino, un attacco nel segno dell'Ariete con ascendente Scorpione. Forse i presupposti ci sono. Forse no. Io partirò comunque con le coppe e farò il mio dovere. Non giocherò. A 50 anni bisogna avere il senso del ridicolo: quelli che calcheranno il campo avranno 20 anni o poco più.  Basta così? Manco per niente: chi sa di pallone, converga su Milano il 1 Maggio: una mano o un piede buono, come diceva Bernardini, serviranno. Eccome

Renato d’Aquino 69-72