L.U.M.S.A.

Libera Università “Maria SS. Assunta”

Roma

Facoltà di Scienze della Formazione

Corso di Laurea in Psicologia

 

L’Offerta Formativa

della Scuola Militare “Nunziatella”:

Valutazione e Anamnesi Storica

 

Relatore:

Prof. Giancarlo Tanucci

Candidato:

Marco Perriccioli

Matr. 7400/100

Correlatore:

Prof. Arrigo Pedon

 

 

Anno Accademico 2003

 

 

 

La ricerca

La Scuola Militare “Nunziatella” è una scuola di formazione alla vita ed alle armi. Questi due intenti, di così grossa portata, giungono inevitabilmente ad essere recepiti in modo singolarmente diverso da chi ne usufruisce. La lettura del mondo con la sua velocità in divenire ci impone una scelta valoriale/ideologica che deve prendere in considerazione i saperi e la formazione che i giovani devono avere per destreggiarsi nella vita. Mi sono reso conto che la formazione oggi costituisce l’unica leva possibile per sollevare il mondo; formazione intesa come programmazione di servizi e garanzie di saperi che andranno a formare i giovani alla vita. La ricerca è frutto della mia personale esperienza e di quel bagaglio umano che la S.M.N ha contribuito al mio sviluppo come persona. Una buona ricerca è il frutto di una vera e salda consapevolezza negli obiettivi, che dirigono non solo l’iter di ricerca delle informazioni, la procedura, ma soprattutto l’anima della ricerca, e dopo tanto impegno ho deciso di analizzare l’offerta formativa della S.M.N. Le motivazioni che mi hanno spinto nella ricerca sono legate all’esperienza, esperienza che mi ha preparato alla vita e con questo spirito che mi sono accostato a rilevare l’offerta formativa di suddetta scuola, le aspettative degli studenti e la soddisfazione di chi, come me è legato alla Scuola.

Esporre la mia personale motivazione rende visibile lo spirito che ha diretto la preparazione del questionario e l’interpretazione dei dati; gli obiettivi della ricerca possono essere sintetizzati in questo modo:

1.     Prendere visione dell’offerta formativa della scuola, considerando le discipline e gli ambiti di riferimento.

2.     Conoscere le aspettative degli studenti, il grado di soddisfazione legato ai servizi e verificare se la formazione che si riceve è avvertita come funzionale al proprio sviluppo e alla carriera che si intende intraprendere.

3.     Verificare attraverso la campionatura di ex- allievi quanto la Scuola li abbia formati alla vita e talvolta alle armi.

La ricerca è volta a fornire una serie di elementi da cui far scaturire nuovi possibili ambiti di sviluppo e di ottimizzazione di qualità, dove la qualità non è circoscrivibile ad una serie di norme, ma diventa un processo che coinvolge tutti. Nello spirito di ottimizzare i servizi e di rendere i fruitori attori partecipativi del proprio sviluppo come persone; la mia ricerca vuole essere il riconoscimento ad una scuola, che nella mia esperienza mi ha preparato alla vita, innestando in me i valori e i saperi necessari per capire e riconoscere l’individuo come persona. Avendolo come assunto, i dati analizzati rappresentano la possibilità di progettare interventi formativi mirati.

La Scuola Militare “Nunziatella” è per molti un mondo sconosciuto, una realtà spesso giudicata di sofferenza e di rigore inspiegabile, ma anche di formazione e di esperienze giovanili. Per altri, gli ex-allievi, come per me, è un luogo di ricordi affettuosi e di sensazioni ancora vive nella quotidianità, dove le esperienze del singolo diventano collettive, la realtà di uno è inconcepibile senza la condivisione dell’altro di ricordi di luoghi, persone, e fatti.

Come disse P. Barbi nel 1982 parlando del “Rosso Maniero”, “ un luogo dove si impara a contrapporre il senso di responsabilità sociale, all’individualismo comodo ed egoista”.

Questi insegnamenti, per generazioni di allievi sono stati tramandati tra quelle mura, ma negli ultimi anni il mondo esterno è cambiato, quello che era, prima che io entrassi alla “Nunziatella” non è più, o meglio è più veloce. Allora, pensando a come noi ex-allievi portiamo nel cuore quella formazione di tre anni, ancora oggi, in quello che facciamo tutti i giorni, mi sono chiesto ”com’è cambiata la vita degli allievi della “Nunziatella”?”, “come percepiscono quello che viene insegnato lì dentro?”, e costatando che il mondo è sempre più in continua espansione tecnica e tecnologica, “come farà la “Nunziatella” ad aggiornarsi alla esponenziale richiesta di sapere, saper essere e saper fare moderni sia in campo militare che civile?”.

Così, è nata questa ricerca, dalla esigenza di valutare come e quanto la “Nunziatella” è cambiata e come gli allievi sono motivati verso e percepiscono la tradizione formativa della Scuola, tanto cara agli ex-allievi. Ed è proprio dalla considerazione che gli allievi, internamente, hanno del funzionamento di strutture e metodi, che la Scuola può adeguare i suoi servizi.

La ricerca si è posta questi obiettivi:

1)    La conoscenza dell’esistenza di Scuole Militari (o Navali), da parte di genitori e figli, deriva sia ad una buona pubblicità, sia da una “tradizione” familiare militare o discendente da ex-allievi, a tal fine mi è sembrato significativo indagare il mezzo di informazione e la motivazione che hanno influenzato l’allievo nella decisione di intraprendere tale iter.

2)    L’insieme delle attività formative presenti nella Scuola è motivo del motto “Preparo alla vita ed alle armi”, così il mio focus è stato orientato alla valutazione della percezione dei formandi di quanto effettivamente e funzionalmente, queste attività rispecchiano le esigenze e le aspettative degli allievi.

3)    Essendo gli allievi protagonisti della loro crescita, mi è sembrato opportuno valorizzare le loro proposte-necessità formative nei tempi che loro richiedono.

4)    Infine, nell’ambito di una scuola di formazione scolastica e professionale, l’esigenza di indagare sull’area di ruolo, privata e di stabilità desiderabile, probabile e controllabile degli allievi, mi ha portato ad analizzare le aspettative che questi hanno nella realtà “Nunziatella”. Sulla base di questi obiettivi si è impostata e strutturata la ricerca, costruendo uno strumento che contemplasse questi quattro obiettivi. Sono stati intervistati allievi ed ex-allievi; il numero degli allievi della Scuola è di 81 per la prima compagnia, 55 per la seconda e 61 per la terza, per un totale di 197 allievi. La mia intenzione è stata quella di intervistarli tutti, ma risultavano assenti 48 soggetti, quindi un totale di 149 allievi di cui 58 della prima compagnia, 42 della seconda e 46 della terza; di 3 allievi non è stato possibile individuare la compagnia d’appartenenza:

       Il 38,9% è rappresentato dagli allievi della prima compagnia.

       Il 28,2% dagli allievi della seconda compagnia.

       Il 30,9% è rappresentato dagli allievi della terza compagnia.

       Il 2% non ha risposto alla domanda.

L’età va dai 15 ai 19 anni, con una media di 16,79 anni. Di 5 allievi non è stato possibile individuare l’età. Il campione è rappresentato da soli maschi, provenienti per il 33,6% da Napoli, per il 7,4 da Salerno e per il 5,4 da Caserta. Tra l’altro il 65,8% ha dichiarato di non avere militari tra i familiari, il 31,5% di averne, mentre il 2,7% non ha risposto.

Gli ex-allievi che sono stati intervistati sono 93, con un’età compresa tra i 18 e gli 80 anni, una media di 40,99 anni e una moda di 45 anni. Di questi, 23 hanno intrapreso la carriera militare dopo la “Nunziatella” (24,7%), 67 sono civili (72,1%) e 3 soggetti (3,2%) non sono stati inquadrati. Anche qui il campione è composto di soli maschi, provenienti per il 39,8% da Napoli, per l’8,6% da Milano, un altro 8,6% è di Roma, il 5,4% viene da Salerno, infine il 4,3% dei soggetti è di Caserta, di cui il 39,8% ha militari tra i familiari e il restante 60,2% non ne ha.

Conclusioni

Il dato più importante di questa ricerca è stato quello di aver riscontrato una risposta ragionata da parte di tutto il campione, segno di una reale esigenza avvertita riguardo all’utilità di poter esprimere un parere frutto dell’esperienza “Nunziatella”. Dalla ricerca emerge che sia gli allievi sia gli ex-allievi, sono venuti a conoscenza della Scuola in maggioranza da amici o familiari non ex-allievi, mentre delle informazioni mediatiche, si serve la minor parte del campione; considerazione importante è quella di investire in una maggiore accessibilità dell’offerta formativa, coinvolgendo i più recenti canali di trasmissione. Si evince, inoltre, dai dati che gli allievi hanno scelto la “Nunziatella”come potenziale costruzione di una futura carriera militare, mentre gli ex-allievi riconoscono come leva discriminante la possibilità di un’opportunità formativa migliore. Ritengo importante, rispetto all’obiettivo evidenziare che al fine di una valutazione dell’offerta formativa, la soddisfazione delle attività militari, sportive e culturali è risultata positiva. Gli allievi, ritengono importante vivere nella Scuola mantenendo una buona forma fisica, garantiti dagli insegnamenti di professori qualificati. Gli ex-allievi riconoscono formative le stesse attività degli allievi, dimostrando che la tradizione delle opportunità è congeniale ai nostri tempi. Questo dato indica che la percezione dell’offerta formativa è positiva, in quanto si muove su assunti pedagogici che riconoscono la persona e le sue esigenze. Lo scopo di questa ricerca è soprattutto quello di poter prendere in considerazione le esigenze degli allievi; i quali riconoscono di aver bisogno nell’arco della giornata di maggior attività culturali. Questa esigenza espressa consta di un’importante riflessione: gli allievi, pur essendo soddisfatti delle attività, esigono maggiori spazi culturali, a dimostrare che il bisogno di essere formati sia alla vita che alle armi parte dalla possibilità di studiare in gruppo, dall’esperienza delle visite guidate, e dai viaggi d’istruzione. Rispetto all’obiettivo preposto di indagare la percezione di quanto un evento è desiderabile, probabile e controllabile, i dati emersi rivelano che rispetto all’area Status/Prestigio gli allievi riportando punteggi alti nelle tre categorie, riconoscono una posizione prestigiosa come caratteristica della Scuola. Questo dato evidenzia, alla luce delle ultime vicende belliche protagonista l’esercito italiano, che l’opinione pubblica influenza la percezione degli allievi, attribuendone status e prestigio a quel dato ruolo. Riguardo all’area sviluppo professionale avvertono garantita la possibilità di formare la propria attitudine lavorativa; questo dato dimostra che la “Nunziatella” si muove sull’assunto pedagogico del riconoscimento della soggettività, sponsorizzando percorsi formativi consoni alle esigenze degli allievi. L’area privata è avvertita poco probabile e controllabile, rispetto a quanto è desiderata, considerabile alla luce del fondamentale concetto di educazione peculiare della S.M.N. dove il senso di responsabilità sociale si contrappone all’individualismo comodo ed egoista. Le relazioni sono salvaguardate dall’implicita organizzazione della Scuola, la cui quotidianità si svolge in gruppo. Proprio per questo gli allievi percepiscono quest’area fuori dal controllo soggettivo. La percezione della stabilità risulta molto probabile dagli intervistati, dimostrando che la Scuola funge da garante per la sicurezza del ruolo professionale che crea. L’autonomia è molto desiderata, ma risulta poco probabile e controllabile la definizione autonoma degli obiettivi, poiché la Scuola, assicura una scansione serrata dei ritmi e degli orari di studio nel programma delle attività. In questo senso, si evidenzia la necessità di rendere consapevoli gli allievi, della responsabilità dell’ottimizzazione dell’orario di studio. I dati emersi dalla ricerca ci dimostrano che l’offerta formativa della Scuola tutela le aspettative degli allievi, promovendo un clima di aggregazione che travalica le mura della “Nunziatella”, diventando patrimonio tradizionale e culturale della singola persona. La fervente partecipazione degli ex-allievi alla mia ricerca è la dimostrazione di ciò.